Noetica Esperimento di Candance Pert

lunedì 28 dicembre 2009

Esperimento di Candance Pert

Candance Pert, neuroscienziata e farmacologa statunitense riconosciuta livello internazionale ha condotto uno studio sugli oppiacei (classe di farmaci cui l’oppio appartiene) basato sulle logiche della Noetica. La ricerca si spinge a studiare il rapporto tra corpo-cervello-mente-consapevolezza e dimostra come il cervello e il nostro corpo funzionino come un sistema di comunicazione biochimico in cui alcune sostanze “parlano” (peptidi) e altre “ascoltano” (recettori). Questo studio afferma come sia sempre più appropriato parlare di una sola entità integrata mente-corpo.

Le ricerche di questo campo partono dall’assunto che nessun farmaco può avere effetto se non è “fissato”, cioè se in qualche modo non si “attacca” al cervello. Se nel nostro corpo esistono recettori per qualcosa che viene assunto dall’esterno è lecito pensare che anche all’interno del nostro corpo esista qualcosa che si fissa al recettore, altrimenti perchè tale recettore esisterebbe?

Questa intuizione portò all’identificazione di una delle forme di oppiaceo presente all’interno del cervello chiamata beta endorfina. Tale sostanza è sintetizzata dalle cellule nervose della zona limbica del cervello (neuro peptide) e consiste di peptidi, sostanze biochimiche sviluppate direttamente dal DNA. Si scoprì inizialmente che l’intera classe di farmaci cui appartiene l’oppio si fissa allo stesso recettore, successivamente che i recettori non si trovavano solo nella zona limbica celebrale ma in tutto il corpo.
Fino a tempi recenti, si pensava che le informazioni del sistema nervoso fossero distribuite nello spazio tra due cellule nervose, le sinapsi.

Ciò significava che la vicinanza delle cellule nervose determinava ciò che poteva essere comunicato. Ora sappiamo che la maggior parte delle informazioni provenienti dal cervello non dipende direttamente dalla sovrapposizione fisica delle cellule nervose ma dalla specificità dei recettori.
Studiando i recettori oppiacei, C. Pert afferma che il sistema limbico celebrale ne era ricco ma che esistevano altri “punti caldi” nel resto del corpo (es. corno della spina dorsale), nuclei o gruppi cellulari specifici mediatori di processi quali il comportamento sessuale, l’appetito e l’equilibrio di acqua nel corpo. Tale affermazione scardina il pregiudizio occidentale secondo cui la consapevolezza è unicamente nella “testa”.
Si tratta di una sistema integrato reticolare. La mente ha un substrato fisico (cervello e corpo) e uno immateriale (flusso di informazioni) e i neuro peptidi forniscono la base biochimica delle emozioni le quali non si possono localizzare nella solo zona celebrare ma in tutto il corpo.
Questa rete biochimica di informazioni rappresenta una chiave per comprendere in che modo la mente e il corpo siano interconnessi e come le emozioni abbiano un substrato biochimico che si manifesta in tutto il corpo. Quello che veniva ritenuto un sistema lineare altamente rigido sembra invece dotato di schemi di istruzione molto più complessi. I recettori sono il meccanismo che regola lo scambio di informazioni nel corpo trasportate dai neuro peptidi (sostanze biochimiche di cui gli ormoni fanno parte, sviluppate direttamente nel DNA che immagazzina le informazioni per creare il nostro cervello e il nostro corpo).

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